Tablet Archaeology Project

Intersecting Humanities & Technology


Tablet Archaeology Project

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In 2015, …

1. Scopo del Tablet Archaeology Project

Il “Tablet Archaeology Project (TAP)” proposto a Samsung è concepito per definire nuove metodologie e incentivare l’uso di tablet e smartphone nel mondo dell’archeologia, in sinergia coi progetti­base “Rofalco” e “Prisma”. Questa collaborazione può far si che i dispositivi mobili si affermino sia come strumento di divulgazione e di coinvolgimento degli utenti interessati all’archeologia, sia come device di documentazione scientifica al servizio di archeologi e operatori del settore.

Rofalco è un progetto del Gruppo Archeologico Romano (GAR) iniziato nel 1996. Rofalco vede il coinvolgimento di diversi partner, italiani e internazionali, per lo scavo, la salvaguardia, lo studio e la divulgazione della fortezza etrusca di Rofalco, del territorio di Vulci e dell’offerta museale locale.

L’Associazione Culturale PRISMA, nata dal Laboratorio VAST­LAB del PIN, Polo Universitario Città di Prato, ha partecipato a numerosi progetti europei nel campo dei Beni Culturali ed è specializzata nella documentazione 2D/3D, nella realizzazione di prodotti multimediali per dispositivi mobili, nello sviluppo di standard per la gestione di metadati e di tecnologie per il web semantico.

Questo documento illustra come tramite il TAP la partnership tra Samsung Electronics Italia, Rofalco e Prisma possa portare innovazione nell’archeologia e un uso più ampio e capillare dei tablet. Di seguito ci si focalizza sui tablet, ma le stesse considerazioni e possibilità sono pienamente applicabili anche agli smartphone.

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2. Tablet in archeologia

Allo stato attuale l’utilizzo dei dispositivi mobili in ambito archeologico avviene in diverse modalità e differenti campi di applicazione: come strumento di fruizione da parte del grande pubblico e come strumento di archiviazione dei dati da parte degli addetti ai lavori.

Strumento di fruizione

Sia in Italia che all’estero, l’uso dei tablet sta assumendo un ruolo sempre più importante come strumento al servizio del turismo per fornire contenuti di varia natura (informazioni, audioguide, ricostruzioni 3D, etc.).

Si possono citare due casi di eccellenza: ​la società olandese izi.TRAVEL (​http://izi.travel​) che ha sviluppato, e mette a disposizione gratuitamente, un CMS per i fornitori di contenuti e tre applicazioni native (iOS, Android e Windows) per smartphone e tablet per gli utenti finali​ ; la società italiana ItalyGuides (​http://www.italyguides.it​) che sviluppa audioguide complete per visitare città di interesse turistico come Roma e Pompei.

Inoltre in alcuni casi i tablet vengono utilizzati per veicolare contenuti concepiti per utenti con esigenze speciali, come nel caso dell’app nella lingua dei segni sviluppata dal Museo di Palazzo Massimo a Roma.

Strumento di archiviazione

Da pochi anni i tablet iniziano ad essere visti come strumenti utili anche per il lavoro dell’archeologo, a sostituzione ed integrazione della tradizionale documentazione cartacea.

Proprio in Italia, a Pompei, nel 2011 è partito un progetto innovativo delle Università americane di Cincinnati e di Massachusetts Amherst (​link​). A Pompei i tablet vengono utilizzati sul campo per popolare database e compilare le schede di documentazione, acquisire documentazione fotografica e disegnare piante e prospetti.

Un altro importante progetto pilota, iniziato nel 2013, è quello della missione di scavo di Pyla­Koutsopetria a Cipro (​link​), dove sono state sviluppate specifiche applicazioni per redigere e consultare la documentazione direttamente sul campo. L’esistenza di blog di settore in cui vengono scambiate esperienze e best practice (es.​http://paperlessarchaeology.com/​), è riprova del crescente interesse per l’uso della strumentazione digitale in campo archeologico.

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3. Il concept del Tablet Archaeology Project

Con il Tablet Archaeology Project, Rofalco e Prisma vogliono fare tesoro delle esperienze maturate negli anni recenti da altri progetti e sviluppare un più ricco ed organico approccio all’uso di tablet e smartphone in archeologia.

I ​principi ispiratori​ del progetto sono i seguenti:

Innovazione. L’archeologia digitale non è più una pratica periferica dell’archeologia, ma contribuisce sostanzialmente allo sviluppo degli studi e alla divulgazione delle conoscenze, creando un ambiente virtuale coinvolgente e inclusivo.

Qualità. ​ I tablet e gli smartphone stanno rivoluzionando l’archeologia da campo reinventando i formati tradizionali di documentazione. Si garantisce così una maggiore efficienza, un abbattimento dei tempi di documentazione e di elaborazione dei dati, la sicurezza e la condivisione dei dati, la georeferenziazione. Una soluzione paperless ­quindi ecologica­ che consente una significativa riduzione dei costi ed una migliore gestione delle risorse umane.

Produttività. ​ I dispositivi multimediali garantiscono in un unico device la possibilità di documentare molte più evidenze archeologiche (dai monumenti ai singoli reperti), in maniera più semplice, intuitiva, accurata e chiara, consentendo un accesso remoto cloud­based a molteplici database e semplificando il lavoro di équipe.

Condivisione. ​I tablet, come strumento di interfaccia multimediale, possono accorciare la distanza tra specialisti del settore con ruolo attivo e utenti con ruolo passivo, tramite i social network e la creazione di nuovi spazi digitali di incontro e condivisione.

Interoperabilità. ​ I dati raccolti mediante i dispositivi saranno rielaborati da app e software allo scopo di ottenere una mappatura basata su un’ontologia standard (CIDOC­CRM). Questo permetterà di facilitare l’interazione, lo scambio e il riutilizzo delle informazioni anche fra sistemi diversi.

Gli ​obiettivi primari​del Tablet Archaeology Project sono:

Documentazione. Sullo scavo, nella ricerca topografica e nei laboratori di restauro i tablet saranno dedicati ad ottimizzare i processi di documentazione delle scoperte tramite la fotografia, il disegno, la geolocalizzazione, il popolamento di database e la consultazione degli archivi. Inoltre, sullo scavo, l’utilizzo di smartphone sarà destinato al controllo di droni per riprese aeree (utilizzando i risultati del progetto Flone ­ l ​ink​).

Studio. I tablet contribuiranno sensibilmente al miglioramento dei processi di studio, consentendo agli archeologi di condividere a distanza il percorso di analisi, l’elaborazione dei dati di archivio e la produzione dei report finali. La condivisone tramite cloud dedicato ottimizzerà i lavori svolti sullo scavo, in magazzino e nelle biblioteche.

Divulgazione. L’ampia gamma di dispositivi multimediali Samsung permetterà di comunicare nella maniera migliore i risultati delle ricerche al pubblico, sia a Rofalco, sia all’interno del Museo di Farnese. I tablet infatti garantiranno agli operatori la possibilità di aggiornare in tempo reale i social network con le ultime scoperte e notizie e costituiranno la principale interfaccia per le audioguide e gli ebook. Particolare attenzione sarà rivolta ai bambini per i quali verranno creati percorsi dedicati con contenuti specifici.

Applicazione di standard. ​I dispositivi mobili, integrati con app progettate e sviluppate ad hoc, consentiranno la mappatura dei dati archeologici raccolti durante le attività sul campo su un’ontologia riconosciuta a livello internazionale, quale il CIDOC­CRM. Le ontologie consentono un’efficiente integrazione e un agevole scambio dei dati esprimibili attraverso modelli standard (RDF/XML) previsti dal World Wide Web Consortium (W3C, ​link​). Il CIDOC­CRM (Conceptual Reference Model, ​link​) è un’ontologia formale intesa a facilitare l’integrazione e lo scambio di informazioni eterogenee nell’ambito dei Beni Culturali. Sviluppata dall’International Council of Museums (ICOM) a partire dal 1996, diventata Standard ISO internazionale nel 2006 (21127:2006). Il TAP è concepito per creare un’integrazione hardware­software applicabile universalmente, con ogni condizione di connessione internet.

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4. Hardware & Software requirements

Juicy Apples 1.99 7
Bananas 1.89 5234

Tablet

| modello | Galaxy Tab Pro 10.1” o 8.4” ­ ottima portabilità, resistenza e peso, multi touch­screen, batteria ad alte prestazioni, GPS, connettività wi­fi + 4G LTE | |———————|———————————————————————————————————————————————————-| | quantità | 10 tablet accessori alimentatori, rugged case, stylus pens, tastiere esterne destinazione sito archeologico (scavo e visite guidate), laboratorio restauro, museo |

Smartphone

| modello | Galaxy Note 4, 3 o 3 Neo ­ ottima portabilità, resistenza e peso, multi touch­screen, batteria ad alte prestazioni, GPS, connettività wi­fi + 4G LTE | |———————|———————————————————————————————————————————————————-| | quantità | 5 smartphone | | accessori | batterie aggiuntive, caricabatterie, rugged case, stylus pens di riserva | | destinazione | sito archeologico (comunicazione, documentazione, controllo drone) |

Laptop

modello Ativ Book 9 Plus o simile ­ ottima portabilità, resistenza e peso, batteria ad alte prestazioni quantità 2 laptop accessori alimentatori, rugged case, mouse destinazione laboratorio restauro, museo, ma soprattutto sito archeologico, dove il laptop verrà utilizzato ­in associazione con un router, un wireless ethernet bridge e uno smartphone­ per costituire una “rete locale” cui collegare i dispositivi mobili

Fotocamere

modello Galaxy camera 2 quantità 2 fotocamere accessori caricabatteria destinazione sito archeologico e laboratorio restauro

Applicazioni che verranno utilizzate

archiviazione Google Drive scrittura GoogleDoc, Snote, Evernote moduli Google Form database HanDBase disegno e rilievo AutoCAD 360, Skedio, ScribMaster, ScketchBook for Galaxy, Théodolite Droid diagrammi DrawExpress fotografia built­in camera, album foto Samsung lettore pdf Adobe Acrobat controllo drone app da sviluppare (Flone ­ l ​ink ​)

Per completare la suite delle applicazioni disponibili nei market Galaxy e GooglePlay, sarà necessario sviluppare alcune applicazioni personalizzate. Rofalco e in particolare Prisma, oltre a disporre di risorse e competenze interne, vantano consolidate collaborazioni con media partner che potrebbero aiutare su tale aspetto. Inoltre, grazie al supporto di Samsung sarà possibile sviluppare nuove app e processi tecnologici.

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Due possibili configurazioni dei dispositivi per l’uso sul campo, con o senza connessione internet.

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